22 Maggio 2015- Arezzo
CONGRESSO FEDERFARMA AREZZO-URTOFAR
Distribuzione Diretta dei Farmaci nelle AUSL della Regione Toscana
Convegno Arezzo Venerdì 22 Maggio 2015.
Federfarma Arezzo e URTOFAR.
CONVEGNO FEDERFARMA AREZZO-URTOFAR
22 MAGGIO 2015
Relazione sulla Distribuzione Diretta dei farmaci nelle AUSL
della Regione Toscana
DR. R. GIOTTI
PRESIDENTE FEDERFARMA AREZZO
Si premette e si evidenzia che la R.T. nel testo del Piano Sanitario Regionale 2012-2015 cita testualmente e riconosce "la Farmacia un Presidio Socio Sanitario indispensabile del SSN, per la tipologia di professionalità che esprime e per la sua capillare distribuzione sul Territorio" e "rappresenta la naturale interfaccia tra i molteplici bisogni sanitari dei Cittadini in base all'aumento della domanda di salute e all'invecchiamento della Popolazione e lo stesso SSN". Ed ancora:
"Nell'ottica di sviluppo dell'Assistenza Sanitaria sul territorio, la Farmacia rappresenta quindi un Presidio capillarmente ed organicamente distribuito, in grado di fare sistema e, in coordinamento con i Servizi Territoriali, è in grado di sviluppare una migliore assistenza al Paziente con particolare riferimento alle patologie croniche".
"11 Sistema Sanitario Regionale, parallelamente, deve essere in grado di progettare un modello di assistenza territoriale ricercando, in sinergia con il mondo della Farmacia, le risposte ai bisogni in evoluzione dei Cittadini".
Quindi la R.T., almeno teoricamente ed anche se in maniera marginale, ha enunciato nel P.S.R. il riconoscimento della Farmacia Territoriale come indispensabile Presidio capillare del SSR sul territorio esercitando però di fatto nel contempo, ormai da anni, una politica di emarginazione della stessa con conseguente svilimento della Professione Sanitaria e del ruolo del Farmacista in Farmacia quale dispensatore insostituibile dei farmaci ed erogatore di impananti servizi richiesti dagli stessi Assistiti, senza peraltro considerare che la Farmacia da un punto di vista economico è un'Impresa e come tale soggiace ai principi di una sostenibile gestione commerciale ed economico-finanziaria.
Ne consegue che il Farmacista doveva e deve essere messo in grado di svolgere contestualmente sia il ruolo di Professionista Sanitario che quello di imprenditore altrimenti la Farmacia non potrà svolgere adeguatamente il riconosciuto ruolo socio-sanitario che gli compete.
Il suddetto Progetto Regionale si è basato ormai da diversi anni e si sostanzia infatti su di una progressiva ed ormai insostenibile forma, in taluni casi anomala, di D.D. dei farmaci sia del PHT che delle fasce A-C SSN già pesantemente esercitata da tempo sia dai Punti Farmaceutici di Continuità Ospedalieri che attraverso altre strutture distrettuali della AUSL, con l'impiego di Operatori Sanitari non Farmacisti e tal volta con la D.D. effettuata dagli stessi Medici di Medicina generale ai propri Pazienti previa procura dei farmaci in questione, nonché con l'ausilio di Vettori ed ultimamente addirittura con la consegna dei farmaci a domicilio degli Assistiti in ADI e ADP addirittura tramite il Servizio Postale, che tra l'altro sta chiudendo molti uffici soprattutto nei piccoli centri.
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Pertanto contrariamente suddette enunciazioni e buone intenzioni la Regione Toscana ha progettato con molto impegno un sistema minuzioso, variegato e sempre pi6 specializzato e non sempre deontologicamente corretto di Distribuzione Diretta dei Farmaci che ha soffocato ed ha tagliato progressivamente ormai da diversi anni la sostenibilit6 economico-finanziaria delle Farmacie Territoriali.
Tale ormai sistematico comportamento da parte delle AUSL con la consolidata direzionale regia regionale determina un servizio sul territorio disomogeneo senz'altro peggiore qualitativamente e spesso con disagi e costi sociali maggiori per l'Assistito, per certi aspetti pi6 costoso per la stessa AUSL e con un forte impatto negativo nella sostenibilità economico finanziaria dell'attuale sistema capillare delle Farmacie a tutela dell'Assistenza Farmaceutica e della salute dell'Assistito con inevitabili ripercussioni negative occupazionali e sul proseguo dei Servizi relativi al CUP e all'Assistenza Integrativa, nonché della Pharmaceutical Care (CCM) con presa in carico domiciliare di particolari Pazienti cronici e consegna domiciliare dei farmaci ed altri importanti innovativi Servizi Socio-Sanitari.
L'attuata eccessiva razionalizzazione, appropriatezza prescrittiva e diminuzione della, spesa farmaceutica Territoriale comporta quindi una chiara responsabilità Politica Regionale che condiziona pesantemente e qualitativamente proseguo del Servizio e dell'Assistenza Farmaceutica sul territorio da parte delle Farmacie sul territorio, soprattutto di quelle rurali di piccoli centri abitati, che costituiscono l'unica struttura sanitaria presente sempre disponibile h 24, 365 giorni all'anno senza peraltro essere retribuite per questa servizio importante ed indispensabile dal SSR.
DATI E COSTI DELLA SPESA FARMACEUTICA TERRITOR/ALE DELLE DISTRIBUZIONE DIRETTA ED OSPEDALIERA REGIONALE
A dimostrazione di quanta segnalato, i dati della spesa Farmaceutica Territoriale Regionale e quindi delle singole AUSL Regionali dell'ultimo quinquennio 2009-2014 si rivelano nettamente negativi con un — 22,3% di spesa netta regionale, con un — 19,4% di media ricetta ed + 5,1% di numero ricette, ed in particolare - 26,3% spesa netta AUSL8-AR, con la drammaticità del dato ancora peggiore del -27,6% spesa netta AUSL9-GR.
Se per ipotesi nei prossimi anni dovesse continuare l’attuale politica regionale alla fine dei prossimi 5 anni risulterà. una diminuzione drammatica della spesa di un ulteriore 25% e nel 2019 la spesa farmaceutica territoriale regionale risulterebbe dimezzata 606 ridotta complessivamente di circa il 50% rispetto al 2009, con un sicuro tracollo irrimediabile della sostenibilità economico-finanziaria della Farmacia.
Peraltro gli attuali dati AIFA della spesa farmaceutica territoriale regionale toscana, a fronte del rispetto del tetto di spesa imposto dell'11,35%, ha registrato un'incidenza del solo 10,5% contra una media nazionale dell'11,15%, mentre al contrario la spesa farmaceutica ospedaliera regionale ha aumentato considerevolmente e progressivamente negli stessi ultimi 5 anni con puntuale sforamento dei relativi budget annuali ed a fronte del tetto di spesa imposto del 3,5%, ha infatti registrato nel solo periodo gennaio-ottobre 2014 un forte aumento con un'incidenza del 5,6% contra una media nazionale del 4,52%.
E' da rilevare tra l’altro che costo sostenuto dalle AUSL regionali per l’effettuazione della Distribuzione Diretta non è affatto trascurabile nel suo complesso, viene mimetizzato e spalmato in altri capitoli di Bilanci Aziendali (costi generali , costi personale, etc...) etc. in alcuni casi senz'altro non conveniente con i relativi presunti risparmi ricavati danno della sostenibilità economico-finanziaria delle Farmacie in parte redistribuiti contrattualmente come "premi di obbiettivo" agli operatori dipendenti SSR al raggiungimento di determinati obbiettivi Aziendali di spesa e le eventuali isorisorse ottenute non sono state mai reinvestite sul servizio delle Farmacie Territoriali.
Per esempio anche rimportante risultato dello Studio Cref condotto sul costa della Distribuzione Diretta dei farmaci nel 2014 nella AUSL8 di Arezzo, ha rilevato che costo delle DD da parte della stessa ASL è vantaggioso e pari ad € 2,73/confezione solo se la distribuzione avviene da parte di Farmacisti nei PFC ospedalieri, mentre ha un costo elevato ed antieconomico pari ad € 19,74/ confezione se la distribuzione
avviene sul territorio tramite Operatori Distrettuali non Farmacisti con l'impiego di Vettori e/o Servizi Postali con scadimento qualitativo del relativo servizio senz'altro peggiore rispetto a quello offerto dalle
Farmacie sul territorio.
Si evidenzia infine quindi che risultato complessivo della somma della spesa della Farmaceutica Territoriale e della spesa ospedaliera della R.T., contrariamente a favorevoli valutazioni e previsioni delle Amministrazioni Regionale e Aziendali di presunto risparmio e virtuosismo di spesa è invece tra le più alte su base nazionale.
ASPETTI E PROPOSTE PER LA DISTRIBUZIONE DIRETTA DELLE AUSL E DELLA DPC DELLE FARMACIE
In sintesi si riportano alcuni aspetti e relative proposte risolutive per monitorare attentamente e possibilmente ridurre la D.D. da parte delle AUSL regionali nonché per attualizzare le linee-guida per adeguati futuri accordi DPC.
OBBIETTVI POLITICO SINDACALI
• Impedire la costituzione di una rete alternative di distribuzione da parte delle strutture pubbliche o contribuire alla dismissione di quelle esistenti;
• Recuperare alla Farmacia fatturato attualmente distribuito dalle strutture pubbliche;
• Evitare che iniziative assunte relativamente alla distribuzione effettuata ex articolo 8 possano ripercuotersi alla distribuzione effettuata in regime convenzionale (DPR 371/98)
• Impedire che l'obbiettivo del risparmio si trasferisca progressivamente alla componente industriale (sconto ospedaliero) a scapito della remunerazione che gli accordi in gestione riconoscono alle Farmacie per il servizio di distribuzione professionale svolto.
ASPETTI AMMINISTRATIVI
In questa area sono stati considerati aspetti che toccano l’ambito di applicazione degli Accordi relativamente ai Farmaci coinvolti,
• Gli accordi di DPC dovrebbero applicarsi, possibilmente, anche gli ex-osp2. Sull'estensione del PHT e sulle relative modalità. distributive occorre, tuttavia, tenere presente che Federfarma e SIFO hanno elaborato un documento congiunto che verrà sottoposto all'AIFA a breve in vista dell'attività di aggiornamento del PHT che, per legge, grave sull'Agenzia. Nel momento in cui l'AIFA emenderà una revisione del PHT dovrebbe essere prevista la decadenza automatica, dalla DPC degli accordi vigenti, delle molecole che verranno riportate in assistenza convenzionata e, parallelamente, l'adeguamento delle molecole presenti negli accordi con quelle presenti nella future lista del PHT.
• La distribuzione in nome e per conto dovrebbe annullare eventuali iniziative di distribuzione poste in essere della parte pubblica con l'eccezione della distribuzione in occasione di dimissione ospedaliera qualora venga ritenuta ineliminabile, da limitarsi comunque nel numero di confezioni consegnate al cittadino dimesso e nei corrispondenti giorni di terapia (indicativamente I settimana).
ASPETTI PROFESSIONALI
• La remunerazione dovrebbe essere basata su atto professionale (cifra fissa per confezione dispensata), eventualmente tenendo conto della complessità. del farmaco stesso (particolari modalità di conservazione, sua pericolosità, ex-osp2, etc..)
• Occorre, inoltre, puntare alla valorizzazione economica anche dello altre attività professionali del farmacista legate alla dispensazione/ distribuzione del farmaco (es. controllo piani terapeutici online, aderenza terapeutica, etc..) in quanto tali attività costituiscono fonte di risparmio per il SSN.
• L' individuazione del corrispettivo proposto, potrà essere giustificato dalle farmacie con una serie di addetti volti a remunerare le diverse component di costo (aspetto professionale, logistico, amministrativo, etc..) al fine di salvaguardare l'aspetto imprenditoriale e professionale della farmacia.
ASPETTI LEGATI ALLA FARMACIA DEI SERVIZI
In questa area sono esaminati aspetti che riguardano la possibilità di unire alla trattativa per la DPC dei farmaci del PI-IT altre attività che possano essere svolte dalla farmacia nell'ambito della Farmacia dei Servizi.
• I recuperi di marginalia per la Farmacia nell'ambito dell'accordo dovrebbero essere individuati sia con una valorizzazione economica di alcune attività professionali espletate dalla Farmacia nella fase di distribuzione del farmaco (cfr. supra), sia con la previsione e valorizzazione economica di altri servizi svolti in Farmacia.
• Laddove tecnicamente possibile, ossia senza che ciò allunghi eccessivamente le trattative, nell'ambito dell'accordo DPC, potrebbe essere inserita anche un'apposita sezione dedicata all'assistenza integrativa per gli aspetti che, territorialmente, risultano più interessanti /convenienti (diabetica, protesica).
In conclusione si sottopone pertanto alla cortese attenzione degli Amministratori, Funzionari regionali competenti e Component della Commissione Regionale di Sanità le suddette specifiche segnalazioni supportate dai relativi dati riportati e conseguenti utili considerazioni al fine di un proficuo urgente interessamento e necessario confronto politico sindacale per un'auspicabile risoluzione concreta dell' intera importante problematica socio sanitario e professionale a livello regionale.
Dott. R. Giotti
Presidente Federfarma Arezzo